Il TPM (total productive manteinance) è lo strumento di gestione del Manufacturing per l’ottenimento dell’eccellenza: “manutenzione produttiva totale” vale a dire una manutenzione che persegue il mantenimento dell’efficienza degli impianti nel tempo insieme all’obiettivo di migliorare la produttività attraverso il coinvolgimento attivo di tutto il personale. Identificando come perdita il costo di una risorsa che non dà valore aggiunto, il TpM agisce su grandi e piccole anomalie (difetti cronici). Tutte le funzioni sono responsabilizzate nel comune obiettivo dell’efficienza. Il TPM affronta, secondo un piano di sviluppo strutturato, tematiche diverse comprendendo per ciascuna di esse metodologie dedicate organizzate in pilastri, laddove per pilastro si intende un team di persone dedite all’eliminazione delle perdite rispetto agli obiettivi prefissati.
I primi 4 pilastri sono identificabili in:
- manutenzione autonoma che prevede il coinvolgimento diretto degli addetti alla manutenzione per la gestione dei macchinari e la risoluzione di anomalie
- miglioramento specifico che agisce isolando e definendo le perdite in maniera precisa e aggredendole con specifici strumenti di problem solving.
- manutenzione di qualità che consente la riduzione degli interventi per prevenire la comparsa di difetti
- manutenzione pianificata: metodologie per definire il piano di manutenzione del sistema produttivo mantenendo le specifiche e migliorando le prestazioni.