E’ sempre stata considerata come una delle capitali della moda, fonte d’ispirazione per poeti ed artisti di ogni sorta, Parigi rappresenta oggi un’immagine chiara dell’evoluzione del concetto d’innovazione.

Fino al 2008 le idee folli proposte dalla moda venivano assorbite sempre e comunque dal mercato. Oggi il focus dei principali attori si è spostato nella continua ricerca della soddisfazione dei bisogni del cliente (o spettatore se s’intende la moda come forma d’arte..).

Il mondo della moda si è definitivamente spaccato in due. Da una parte si trovano gli “Innovatori” e dall’altra i “followers old style”.

I primi investono risorse ed attenzioni nella continua ricerca del bisogno ultimo dell’uomo, della sua essenza o meglio della sua “primitività”: ”la natura”.

Le grandi case allora cercano d’innovare consolidando sempre più, nella mente di chi osserva e vive, il marchio e rispondendo quindi al bisogno umano “dell’essere” ovvero di appartenere a qualcosa di noto e di stabile. L’ingresso lento e ritmato nelle boutique di Louis Vitton trasporta il pubblico all’interno di un’atmosfera quasi religiosa in cui i prodotti sono sacri ciceroni di un lento scorrere. Il concetto d’innovare tocca il suo primo estremo quello di “conservare”.

“Cambiare e cambiare infinitesimamente per mantenere “eternamente” il proprio primato..”

Insieme alle grandi case compaiono piccoli innovatori, marchi che “ri-cercano” continuamente il bisogno umano “dell’avere” qualcosa in più: qualcosa in piena sintonia con la natura.

Marchi come “Lost design by..” traducono l’innovazione dell’arte, dell’architettura e della letteratura in materiali puri, dalle forme semplici. La casa di moda riprende la filosofia originaria della Bauhaus cucendola addosso ai propri clienti e donando l’armonia del senso dell’avere.

Loftdesignby

Loftdesignby

Innovare significa usare materiali riportati alle origini e giocare su materiali nuovi come faceva Massimo Osti  rivoluzionario disegnatore di moda e fondatore di CP Company e Stone Island.

Innovare significa semplificare, semplificare e semplificare…” 

Dall’altra parte come detto ci sono poi i “followers old style”, coloro che cercano anche dove non richiesto di stupire  creando immagini statiche dalle linee barocche.

Sono i marchi che cercano di spingere il mercato, ingozzando i consumatori di bisogni lontani dal principio trainante e naturale “dell’essere e dell’avere”. Sono i marchi del prezzo (basso o eccessivamente alto), dello sconto o dell’ostentazione, del “bisogno fragile di apparire” e che tanto si contrappongono all’innovazione, alla qualità intese propriamente come forme d’arte.