Takt Time

L’espressione “Takt Time” indica il lasso di tempo medio che intercorre tra l’inizio della produzione di una singola unità/pezzo, e l’inizio della successiva.

Tale tempo è letteralmente il “ritmo” della produzione aziendale necessario affinché si soddisfi la richiesta del cliente.

Cenni storici

Inserito perfettamente in una logica di produzione di tipo pull, quindi tirata dalla domanda reale, il concetto di Takt Time nasce in Germania (“Takt” in tedesco vuol dire “battito”, “ritmo”) intorno al 1926, negli stabilimenti aeronautici della Junkers, dove si progettò un ritmo di produzione finalizzato a definire intervalli fissi entro i quali gli aeroplani si dovevano spostare da una stazione alla successiva in modo da regolarne e stabilirne le fasi di lavorazione.

Successivamente, durante la Seconda Guerra Mondiale, i tedeschi, alleati dei giapponesi, portarono questa metodologia in Giappone e in Toyota essa venne sistematizzata in quello che oggi si conosce come Takt Time, all’interno della Filosofia Lean.

Il fine ultimo della Filosofia Lean è l’abbattimento o massima riduzione degli sprechi e in ambito di produzione ciò si traduce in una pianificazione di lavorazione basata esclusivamente sulla reale richiesta del cliente al fine di soddisfarne le esigenze in maniera ottimale.

Per garantire una risposta adeguata a tali richieste è necessario dunque stabilire con una certa precisone quali siano i ritmi produttivi più adeguati, cioè misurare effettivamente il tempo necessario alla realizzazione completa del prodotto specifico, in singola unità, ponendolo in relazione al ritmo della domanda.

Facciamo un esempio:

un’azienda riceve un ordine di 2000 scatole da consegnare in 2 giorni.

L’azienda lavora 24 ore su 24, quindi in tutto 86.400 secondi.

Il tempo totale a disposizione è di 86.400 secondi x 2, cioè di 172.800 secondi.

Semplificando, supponiamo che ogni istante sia davvero il tempo a disposizione della lavorazione, al netto di cambi turno, pause ecc…

In questo modo ogni singolo pezzo verrà prodotto in 172.800/2000 = in 86,4 secondi (Takt Time), secondo la seguente formula:

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I vantaggi del Takt Time

Regolando il ritmo della propria produzione sul Takt Time i vantaggi sono presto detti:

  • Eliminazione di sovrapproduzione: basando le fasi di lavorazione sulla richiesta effettiva del cliente si elimina alla radice il problema di produrre merci in eccesso
  • Riduzione dei costi: non avendo merci eccedenti, non si ha nemmeno bisogno di spazi, e relativi costi, di stoccaggio
  • Ottimizzazione dei ritmi di lavoro a garanzia di un ciclo continuo
  • Efficientamento della logistica di Approvvigionamento: se l’acquisizione delle materie prime è regolata dall’effettivo fabbisogno delle stesse in una logica pull perfettamente sincronizzata con la domanda, si eviterà di andare in overstock, risparmiando anche in questo caso spazio, tempo e risorse destinate all’immagazzinamento.
  • Riduzione di errori: con un flusso di lavoro continuo e ben distribuito anche la manodopera risulta più adeguata a seguire la singola fase di lavorazione, abbattendo in maniera significativa il rischio di errori.