Nell’accurata analisi delle grandi trasformazioni che da tempo interessano il mondo produttivo, non può mancare la riflessione su un tema fondamentale: la Salute e la Sicurezza sui luoghi di Lavoro.

In che modo l’Innovazione, culturale e tecnologica, sta cambiando i parametri e i criteri entro i quali si disegna il perimetro della salvaguardia dei lavoratori, della loro salute, del loro benessere e della loro sicurezza?

Innovazione vuol dire adottare nuovi metodi e strumenti che consentano evoluzione e miglioramento, superamento delle difficoltà, riduzione e/o eliminazione delle criticità e problematiche.

L’innovazione è prima di tutto una conquista culturale, il frutto di consapevolezze che conducono a nuove prospettive e, allo stesso tempo, è il risultato di nuove possibilità apportate dalla tecnologia.

Lo stato dell’arte in materia di Salute e Sicurezza sui luoghi di Lavoro, dunque, è prima di tutto la volontà e l’impegno di ogni azienda a garantire e tutelare il benessere dei propri dipendenti e collaboratori e poi l’adozione e applicazione pratica di ogni strumentazione, apparecchiatura e/o struttura in grado di raggiungere tale obiettivo.

Si è discusso e si discute ancora tanto su quanto e come i cambiamenti culturali e i progressi tecnologici apportino benefici alla produttività migliorando le prestazioni, velocizzando e ottimizzando le operazioni, ma altrettanto fondamentale in questo senso sono le condizioni in cui tali operazioni e processi vengono svolti affinché si riducano al minimo possibile, e ove possibile, le malattie professionali, gli incidenti e i disagi legati a determinate mansioni.

Prevenire, ridurre o eliminare tali rischi riguarda sia un netto vantaggio in termini di produttività e risparmio economico, laddove le aziende e le istituzioni non devono sostenere costi di infortuni e malattie, i cosiddetti costi sociali, e sia un passo importante verso lo sviluppo sostenibile: tale tema è infatti più volte citato sulla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, nonché in diversi obiettivi dell’Agenda 2030.  L’ONU ha evidenziato quanto sia importante, per la salvaguardia dei lavoratori e della loro sicurezza e salute, non solo il rispetto delle normative, ma anche e soprattutto la cultura della sicurezza attraverso la quale, in ogni ambiente di lavoro, il singolo lavoratore sappia e riesca a segnalare i rischi e il management risponda con efficaci e sostenibili soluzioni. Adottare politiche di prevenzione a rischio zero nelle organizzazioni aziendali, così come suggeriscono le direttive europee, vuol dire fare in modo che le divere forze in campo riescano a collaborare in questo senso, dai lavoratori e le loro organizzazioni di rappresentanza, al management e datori di lavoro, fino alle strutture pubbliche deputate alla prevenzione a all’assistenza in materia di sicurezza e infortuni sui luoghi di lavoro.

 Analisi e iniziative

L’Agenzia europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro ha condotto e pubblicato lo studio “Digitalizzazione e salute e sicurezza sul lavoro: un programma di ricerca dell’EU-OSHA” in cui si analizza il ruolo delle nuove tecnologie e della digitalizzazione sui luoghi di lavoro: dai big data all’Intelligenza Artificiale, dalla robotica avanzata all’IoT fino ai dispositivi mobili e indossabili, ai sensori ai rilevatori, misuratori e smart DPI, tutte le nuove conquiste tecnologiche, identificate nel modello della fabbrica 4.0, concorrono a migliorare le condizioni dei lavoratori, a salvaguardarne la salute sollevandoli da mansioni ad alto rischio, usuranti e ripetitive, eliminando allo stesso tempo eventuali situazioni critiche e pericolose.

L’Inail, al centro del suo Forum “Made in Inail”, un incontro tra mondo accademico e scientifico, il sistema delle imprese e le rappresentanze dei lavoratori, ha sottolineato quanto sia importante la sinergia tra sicurezza e ricerca al fine di implementare nuove tecnologie in grado di garantire ambienti più salutari ed adeguati a salvaguardare i lavoratori; in primo piano la prevenzione, la riabilitazione e il reinserimento sociale e lavorativo delle persone con disabilità, in linea con il Quadro strategico dell’Ue in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro 2021-2027.

Ergonomia preventiva ed ergonomia correttiva

Per affrontare le problematiche legate alle malattie e ai disturbi professionali, e migliorare di conseguenza gli ambienti di lavoro, in molte aziende, soprattutto del settore manifatturiero, in cui molteplici sono le azioni e le mansioni ripetitive e faticose, si procede su due binari: l’ergonomia preventiva e l’ergonomia correttiva. Entrambe orientate a rimodulare posture, gesti, operazioni, carichi e sforzi, la prima si concentra sulla fase di progettazione del tipo di lavoro, dell’ambiente e dei processi operativi in modo da ridurre e non creare a priori le situazioni a rischio, mentre la seconda si concentra, a processo già avviato e prodotto già definito, su modifiche postume, in generale più costose e meno efficaci, ma che limitino al massimo dannose conseguenze.

In genarle, l’approccio più adeguato, ideale, è sempre quello basato sulla progettazione integrata prodotto-processo per la buona produttività, in cui avanzano di pari passo e la produttività sostenibile e la sicurezza e tutela del lavoratore.

Esempi e applicazioni

Dallo studio dell’Agenzia per la Salute e la Sicurezza sul lavoro gli esempi di utilizzo delle nuove tecnologie sono molteplici:

  • I robot, mobili, intelligenti e collaborativi adempiono non solo a mansioni prettamente manuali, ma anche a compiti cognitivi, supportando in questo modo anche persone disabili, non autosufficienti o anziani in prestazioni a cui prima non potevano accedere;
  • I sensori di ultima generazione sono alla base della collaborazione uomo-macchina;
  • I big data su cui si basa l’Intelligenza Artificiale, consentono la registrazione di situazioni e parametri in grado di monitorare condizioni lavorative, stress, posizioni e produttività e di poter dunque poi comprendere cosa migliorare, correggere, eliminare;
  • Gli smart DPI, i dispositivi intelligenti di protezione individuale, consentono, nei cantieri soprattutto, attraverso l’utilizzo dell’IoT, la prevenzione degli infortuni mentre i wearable smart devices, cioè strumenti elettronici da montare su caschi, guanti, scarpe o giubbotti, in fase di progettazione, consentiranno di registrare e comunicare i dati all’istante, senza bisogno di alcun intervento umano.

Il Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici dell’Inail, nel contesto del progetto “Sistemi Cibernetici Collaborativi”, ha realizzato insieme al team di ricerca XoLab di IIT i prototipi di tre dispositivi e dato alla luce due progetti particolari:

  • XoTrunk, per supportare la schiena e il tronco;
  • XoShoulder, per fornire sostegno alle spalle;
  • XoElbow, per il sostegno dei gomiti;
  • La piattaforma Worklimate, finalizzata alla valutazione dei rischi lavorativi legati all’esposizione alle alte temperature;
  • Il progetto ergoCub, dedicato all’approfondimento di tematiche riguardanti l’introduzione della robotica nei processi produttivi.

Nel settore manifatturiero le malattie e i disturbi più diffusi riguardano l’apparato muscoloscheletrico le cui parti più colpite sono spalla, mani, polso, gomito, arti inferiori e rachide. L’ultima frontiera tecnologica per rispondere di queste criticità sono gli esoscheletri, apparecchiature e supporti indossabili su varie parti del corpo che aiutano il lavoratore a svolgere mansioni ad alto carico o a movimento ripetitivo in modo da alleggerire il peso sull’arto e la parte del corpo interessata dallo stress del caso.

Altra tecnologia importante in materia di sicurezza sul lavoro sono i sistemi GPS.

Essi aiutano in diversi modi e situazioni:

  • Individuazione della corretta posizione dei lavoratori solitari per poter intervenire in caso di emergenza;
  • Individuazione dei veicoli e mezzi aziendali in caso di emergenze di ogni genere, da problemi alla guida ai sinistri stradali;
  • Individuazione del veicolo aziendale in caso di furto e possibilità di bloccarne l’avviamento da remoto così da evitarne ulteriore spostamento.

Affinché ogni soluzione, applicazione e strumentazione, abbia successo e venga correttamente implementata in ogni ambiente di lavoro, è fondamentale il momento della formazione e l’abbattimento delle barriere che bloccano il cambiamento e l’adozione della giusta prospettiva perché, come ampiamente sottolineato, il tema della Sicurezza e della Salute sui luoghi di lavoro è il frutto di un preciso cammino culturale, tra Innovazione, Tecnologia e Sostenibilità.

Scritto da Anna Minutillo

Foto di sol su Unsplash

 


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