Dalle ore 12 dello scorso 28 luglio e fino alle ore 12 del prossimo 13 ottobre, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha reso disponibile un nuovo sportello indirizzato alle filiere produttive che presenteranno programmi industriali di investimento o progetti di ricerca e sviluppo, ad esclusione di programmi per la tutela ambientale.  La misura si pone in continuità con lo sportello “Competitività e resilienza delle filiere produttive”, attivato nel 2022 con risorse PNRR, pur presentando differenze rispetto al precedente bando.

I programmi possono essere presentati da:

  • più imprese operanti nella filiera di riferimento;
  • una sola impresa, a condizione che il programma di sviluppo presenti forti elementi di integrazione con la filiera di appartenenza.

Le filiere produttive interessate dal bando sono:

  • aerospazio e aeronautica;
  • design, moda e arredo;
  • metallo ed elettromeccanica;
  • chimico e farmaceutico;
  • gomma e plastica;
  • alimentare, con riferimento alle sole attività non rientranti nell’ambito della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

I fondi messi a disposizione ammontano a circa 392 milioni di euro, di cui:

  • 000.000 di euro a valere sulle risorse dell’ultima Legge di bilancio (articolo 1, comma 389, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”);
  • 817.627,41 di euro quali economie derivanti dalle risorse programmate con la Direttiva del Ministro delle Imprese e del Made in Italy del 15 aprile 2020.

Gli investimenti devono essere realizzati nelle aree del territorio nazionale non comprese tra quelle classificate “zone a” nell’ambito della Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale vigente.

I programmi presentati devono prevedere spese e costi non inferiori ai 20 milioni di euro e la durata non deve essere superiore ai 36 mesi, con la possibilità di proroga di ulteriori 18 mesi dietro motivata richiesta da parte del proponente.

Le domande devono essere inviate tramite piattaforma telematica Invitalia, soggetto gestore della misura per conto del ministero e saranno valutate non in ordine cronologico di ricezione, bensì attraverso la formazione di una graduatoria basata su specifichi criteri di valutazione dei programmi, in ordine di importanza:

  • l’innovatività del programma di sviluppo, con la valorizzazione delle spese in beni strumentali coerenti con il piano Transizione 4.0, rispetto al totale degli investimenti previsti;
  • l’impatto occupazionale connesso al programma realizzato, con particolare riguardo all’impiego di personale in possesso di laurea in discipline di ambito tecnico o scientifico;
  • il coinvolgimento di piccole e medie imprese nel programma di sviluppo.

Le agevolazioni saranno erogate sottoforma di contributi in conto impianti per i progetti di investimento produttivo e sottoforma di contributo diretto alla spesa per i progetti di ricerca e sviluppo.

Il punteggio complessivo ottenuto potrà poi essere incrementato – fino ad un massimo del 10% – per le imprese in possesso:

  • del rating di legalità (5%);
  • di almeno una certificazione ambientale (EMAS, ISO 140001, ISO 50001) (5%).

Le istanze prive di copertura finanziaria saranno considerate decadute.

Scritto da Anna Minutillo

Foto di Markus Winkler su Unsplash


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