La trasformazione digitale è un tema quanto mai attuale e anche un obiettivo fondamentale per la gran parte delle aziende. Per molte di esse può voler dire anche solo modernizzare e/o velocizzare e ottimizzare, per diversi motivi, sistemi informatici già esistenti.

Da qualche anno in questo senso è diventato importante, in ambito enterprise, considerare il rapporto tra le applicazioni Low code e gli ERP o gestionali che le aziende utilizzano.

Che si tratti di un ERP Legacy o di un ERP di ultima generazione, il rapporto tra Low code e gestionale di partenza può cambiare in modo interessante le dinamiche e i flussi di lavoro di diversi settori.

Avere un sistema Legacy vuol dire avere un sistema obsoleto, un sistema obsoleto può voler dire tecnologia non più supportata, personale qualificato sempre minore, incapacità del sistema di sostenere l’evoluzione aziendale o di offrire la user experience desiderata. Può voler dire anche che il sistema, più e più volte aggiornato attraverso modifiche su modifiche, non garantisce più stabilità e prestazioni adeguate e a questo conseguire l’impossibilità di integrazioni necessarie alla trasformazione digitale.

Per sopperire ad ogni singolo problema occorrono molto spesso interventi costosi sia in termini di denaro che di tempo, e molti di essi potrebbero non essere risolutivi a lungo termine. Spessissimo, quindi, le aziende decidono di non intervenire affatto, con il risultato di ritrovarsi con sistemi informatici indietro di diverse versioni rispetto agli ultimi aggiornamenti; quando invece ciò di cui avrebbero bisogno oggi è agilità e velocità per adattarsi all’evoluzione dei mercati e dell’organizzazione del lavoro.

Le piattaforme Low code si presentano come una buona opzione per avviare la modernizzazione di sistemi Legacy e/o la realizzazione e implementazione di applicazioni di livello enterprise.

Le diverse piattaforme disponibili possono infatti interagire con sistemi ERP esistenti o altri sottosistemi, arrivando talvolta a sostituire in toto questi ultimi. Molti fornitori di pacchetti ERP, inoltre, stanno a loro volta adottando piattaforme Low code: essi forniscono al cliente il sistema ERP (in questo caso si può parlare di ERP di nuova generazione) a sua volta integrabile con applicazioni Low code che andranno, ove necessario, a implementare lo stesso ERP o a creare delle funzionalità aggiuntive e specifiche, senza intaccare il sistema stesso.

Alcuni campi applicativi di piattaforme Low code in questo senso sono:

  • Gestione degli ordini
  • Gestione delle relazioni con i clienti
  • Gestione dei progetti
  • Mercati online
  • Processi finanziari
  • Automazione del Marketing
  • Gestione della Logistica

Le piattaforme Low code attualmente disponibili sono varie e, in base alle loro caratteristiche, sono state classificate nel quadrante magico di Gartner dove troviamo, nella versione aggiornata al 2020, in posizioni di:

  • Leaders: Mendix, Microsoft, OutSystems, Salesforce, ServiceNow, Appian
  • Challengers: Kony e Oracle (Apex)
  • Niche Players: AgilePoint, Creatio, Newgen, Kintone, ProntoForms, Quick Base, e TrackVia
  • Visionaries: Betty Blocks, Pega, Zoho, Oracle (Visual Builder)

Esempi importanti di piattaforme Low code integrabili con sistemi Erp sono dati da Sap e Microsoft che, rispettivamente, si avvalgono di Mendix e delle Power Apps.

Sap e Mendix hanno dato vita a una vera e propria partnership che permette all’ERP e alla piattaforma di dialogare e funzionare in sintonia attraverso la creazione di connettori che mettono in comunicazione i due applicativi. SAP fornisce ai propri clienti un ERP pronto all’uso, cioè con poche possibilità di personalizzazione: in questo modo i futuri aggiornamenti saranno più semplici, come anche le distribuzioni sia in cloud che in locale. Nel momento in cui il cliente avrà bisogno di personalizzazioni, SAP posiziona la piattaforma Low code Mendix per lo sviluppo delle applicazioni necessarie.

Microsoft fornisce ai propri clienti l’ERP Microsoft Dynamics 365 Finance and Operations in versione estensibile, cioè con possibilità di aggiunte e personalizzazioni, sia in modalità programmazione da codice, sia in modalità Low code. La possibilità di implementare e customizzare in Low code avviene attraverso l’utilizzo delle piattaforme Low code di casa Microsoft: le Power Platforms (Power Apps, Power Automate, Power BI).

L’utilizzo della tecnologia Low code dipende in larga misura dalle singole realtà aziendali, a loro volta caratterizzate da situazioni che possono risultare adatte o meno ad esso a diversi livelli. Quale che sia la situazione di partenza con cui un’azienda si approccia al Low code, ci sarà sempre la necessità di prevedere investimenti economici che permettano l’adozione di questa nuova tecnologia. Tali investimenti si devono prevedere in termini di acquisizione della stessa piattaforma, in termini di consulenza per individuare la strategia più adatta e in termini di formazione del personale interno.

L’opzione più prudente e oculata sembra quella di affidarsi, in fase di scelta, a consulenti specializzati in trasformazione digitale, a diversi fornitori di piattaforme Low code che sappiano sottolinearne le caratteristiche e a un team IT, sia esso esterno o interno, che possa meglio tradurre per l’azienda le implicazioni e possibilità di ogni prodotto.

Scritto da Anna Minutillo


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